Commento al Vangelo di sabato 21 maggio 2022

“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.”

Sapere che il Figlio di Dio è stato odiato prima di noi dovrebbe consolarci? Guardata così, quella umana è una storia senza speranza, senza possibilità di conversione. In realtà questo ci dice che non siamo soli nelle piccole e grandi persecuzioni che viviamo a causa della nostra fede, che Gesù stesso sa bene cosa proviamo perché ci è passato prima di noi. Ma l’altra cosa che ci consola e che ribalta tutto, è che tutto quello che il Signore ha patito è stata la strada verso la Resurrezione, la Pasqua. “Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui”, scrive San Paolo nella sua lettera ai Romani. Allora cosa ci resta da fare? Offrire quelle situazioni in cui soffriamo a motivo della nostra fede e continuare ad amare, perché è ciò a cui ci chiama il Signore ed è ciò che alla fine conterà davvero.

Buona giornata!

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Gv 15,18-21
Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

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